“Es” di Maria Ditaranto
Giunge alla conclusione il ciclo di venti eventi virtuali che il Museo Civico di Taverna ha divulgato in rete durante il periodo del confinamento forzato, causato dall’emergenza sanitaria, una programmazione fruita da migliaia di utenti e per la quale si sta considerando una continuità periodica nonostante l’avvenuta riapertura al pubblico del museo.
La mostra “Es” di Maria Ditaranto (Putignano BA 1968) nasce proprio attraverso i proficui contatti che il museo ha intrapreso e accolto nel periodo del lockdown, superando i confini territoriali e arricchendo la documentazione del suo ingente Archivio d’Arte Contemporanea. Con la formula 10X e una diretta partecipazione dell’artista, sono state selezionate le dieci suggestive opere corredate da una nota critica di Rino Cardone.
The Four season
“Ci sono stagioni, fasi lunari e posizioni dello zodiaco. Ci sono mani, campi energetici e riserve individuali, di energie psichiche. Da una parte c’è il cosmo, con i suoi moti ed i suoi pianeti, e dall’altra parte c’è l’Es, che si alimenta di ricordi. Nelle grotte di Altamira e Lascaux, l’individuo rappresentò il suo mondo esteriore: la natura. Nelle grotte di Ardeche e Cosquer, l’essere umano riprodusse la mano per mostrare una traccia del suo universo interiore. In quattro dipinti sulle stagioni, utilizzando la figura delle mani, Maria Ditaranto allinea i simboli e gli archetipi delle geometrie dell’universo, che vibrano all’unisono tra loro. E ci pone domande sul nostro senso di esistere. Dove vanno le onde energetiche emesse dalle nostre dita: che funzionano come antenne apicali della nostra anima? E fin dove arrivano le frequenze di energia che scaturiscono dalla natura? L’icona sacra costruita da Maria Ditaranto intorno a questi temi è quella di un “castello di meditazione”: perpetuo nella sua rappresentazione estetica e solenne e algido nel suo svolgimento stilistico”.
Rino Cardone