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Museo Civico di Taverna

Bianche Simmetrie

Il quarto evento di “Museo Immateriale” divulga l’opera creativa di Lucia Rotundo (Catanzaro 1974) con la mostra 10X “Bianche Simmetrie”. Documentata nella programmazione del Museo Civico di Taverna 2015 con “Abitare la natura”, è presente nella collezione d’arte contemporanea.

Anche in questo caso, si consolida il rapporto privilegiato tra l’artista e il museo “aperto”, mediante una condivisa partecipazione al progetto istituzionale. Il testo critico scelto a corredo della mostra è di Vittoria Coen.

«Il colore bianco è il primo punto di riflessione osservando il lavoro di Lucia Rotundo.

Il bianco è una sintesi, ma è anche un non – colore, un’assenza fenomenologica da cui appaiono forme, geometrie, volumi, elementi frastagliati, parte di una natura “congelata” nel lavoro e che entra a pieno titolo, a farne parte.

Il bianco è luce, elemento importantissimo nella poetica di Lucia Rotundo, sia essa naturale, sia artificiale, quella luce che dialoga con l’ambiente e che, attraverso l’opera, è in grado di modificare la percezione, attraverso una diversa dimensione di profondità e di spazio.

Rotundo alterna forme geometriche: i quadrati, i rettangoli, i cerchi, ad esempio, giocano fra di loro, si scoprono a vicenda, si alternano in un equilibrio compositivo nel quale l’artista non perde mai il controllo, e, alla fine, trovano la loro soluzione nel bianco che li affratella, e che ci accompagna in una dimensione simbolica e spirituale del lavoro.

All’assolutezza del monocromo si contrappone una pluralità incredibile di materiali e tecniche: acrilico, multistrato, cotone, alluminio, acciaio, PVC, rame, graniglia, ottone, piume, radici, pietre, legni, conchiglie, resine, foglie, carta, foglia d’oro, bronzo. Natura e cultura, il binomio tanto caro alle avanguardie degli anni sessanta, riacquista forza nelle opere in cui l’elemento naturale ritrova il proprio spazio vitale, la propria dignità, al pari di un materiale frutto dell’esperienza umana.

L’artista vive nel proprio tempo. La sua esperienza tiene conto dell’evoluzione della società dei consumi, delle nuove tecnologie, non può fare a meno di conoscere le nuove forme di comunicazione.

Pittura tridimensionale, architettura poetica, scultura relazionale. Il lavoro di Lucia Rotundo è quadro, scultura, installazione. I “frammenti” si compongono e creano un linguaggio, una partitura, in grado di scrivere una lingua universale, comune al genere umano, intrisa di un sentimento originario mediterraneo (la Magna Grecia) e di una cultura contemporanea cosmopolita. In una parola: extratemporalità, attraverso il linguaggio della forma e della materia, che giocano con quello della luce. Passato e presente si uniscono idealmente, nel rinnovare l’aura della composizione artistica. Il frammento è parte del tutto e crea un unicum.

Il mondo nuovo è quello che guarda al domani, che si confronta con la propria storia, con la propria memoria, senza, tuttavia, indulgere nei luoghi comuni di una rappresentazione tradizionale.

La scultura non è un monumento, non è un linguaggio retorico, ma la paziente riconversione delle immagini in parole, frasi, appunto, “silenziose”, mai urlate, ma penetranti e puntuali, che emergono dal bianco che ne sottolinea l’efficacia e la riuscita.

La monocromia, l’interesse per la scultura e l’installazione, la fuoriuscita dalla pittura, l’interesse per la spiritualità, la curiosità per una visione cosmica dell’arte, questi i temi del lavoro di Lucia Rotundo. Il silenzio dei suoi lavori attraversa lo spazio della tela, dell’acciaio, delle foglie, del cotone, come a lasciare sospesa nel vuoto la contemplazione, la percezione sensoriale dell’esperienza artistica.».

Il suo è un viaggio che non termina mai, che pone domande e che si costruisce con paziente meticolosità, quella ossessione del fare indispensabile agli artisti.».

Ascesa

(multistrato cotone, acrilico, acciaio, foglia oro, cm. 150x100x150, 2018)

Viaggio tra storia, mito e identità

(multistrato, tela, pietra, PVC, rame, ottone, metacrilato, piume, foglia oro, istallazione quindici elementi cm. 30×30 cad. – cm. 100x135x10, 2018)

Mutamento

(multistrato, tela, acrilico, resina, foglia oro cm. 216x100x20, 2019)

Paesaggio

(multistrato, tela, abete, acrilico, carta rosa spina, cm. 40x120x16,5, 2019)

Resilienza

(tele, acrilico, alluminio, acciaio, foglia vera, foglia oro, istallazione di quattro elementi cm. 120×40 cad – cm. 120x254x12, 2019)

Aura bianca

(multistrato, tela, abete, acrilico, acciaio, foglia oro, cm. 200x150x25, 2019)

Architetture poetiche

(multistrato, tela, abete, acrilico, resina, foglia oro, cm. 1,5x100x16, 2018)

La via della seta

(multistrato, tela, abete, acrilico, ottone, foglia oro, cm. 150x300x14, 2019)

Poiesis

(multistrato, tela, acrilico, carta rosa spina, foglia oro, cm. 120x120x11, 2017)

Tramonto

(multistrato, cotone, abete, acrilico, alluminio, foglia oro, cm. 275x40x8, 2018)

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dal 1° Ottobre al 31 Ottobre
Lunedì: chiusi
da Martedì a Domenica: 9:30 – 12:30 / 16:00 – 18:00
dal 1° Aprile al 1° Ottobre
Lunedì: chiusi
da Martedì a Domenica: 9:30 – 12:30 / 16:00 – 19:00

Adulti: €XX
Bambini e Studenti ingresso libero

Piazza del Popolo, 14 - Taverna (CZ)